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IL POS: ULTERIORE ADEMPIMENTO (NON OBBLIGATORIO)

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L’istallazione del famoso POS, in vigore dal 1° luglio 2014 sta generando un’enorme confusione
(alla faccia della semplificazione!!!!). Queste brevi note cercheranno di dare una spiegazione sull’effettiva portata della norma.
Per sgombrare subito il campo da ogni dubbio si conferma che gli esercenti qualsiasi attività, o i professionisti possono continuare ad accettare pagamenti per contanti fino all’importo massimo dei famosi mille euro. La confusione nasce dal fatto che i media riportano informazioni inesatte tanto da ingenerare la confusione di cui sopra.
I famosi 30 euro (mi sa tanto dei 30 denari di Giuda!) non è il limite oltre il quale è obbligatorio pagare/riscuotere tramite il POS, ma è la soglia superata la quale, il CLIENTE può chiedere di pagare con moneta elettronica! Quindi questa normativa è una facoltà data al Cliente e non un obbligo per l’esercente anche se è a lui rivolta.
Nell’accordo delle parti (art. 1325 c.c.) rientra anche il modo pagamento. Se l’esercente affigge in modo ben visibile un cartello dove si dice espressamente che il pagamento della prestazione/cessione avviene solo per contanti (entro i limiti di legge), assegni e bonifici e NON si accettano carte di credito/bancomat, la stessa può essere rifiutata se il cliente intende pagare con moneta elettronica, non essendoci alcuna legge che imponga di eseguire una prestazione contro volontà.
E’ la stessa Costituzione prevede: “Alla persona che presta il lavoro la Repubblica italiana riconosce e garantisce diritti inviolabili, anche e soprattutto nella dimensione lavorativa (art. 2 Cost.). Il lavoro è considerato valore fondativo della Repubblica (art. 1 Cost.)”
Riepilogando:
non vi può essere nessuna norma che obblighi l’istallazione del POS (tant’è che il legislatore non ha previsto alcuna sanzione in difetto dell’applicazione della norma); che i modi di pagamento possono essere ulteriori (contanti entro i limiti, assegni bancari e circolari, bonifici) rispetto al Pos.
Infine sia lasciata alla libertà dell’impresa almeno come incassare, considerato che l’erario tasserà in ogni modo quella transazione anche se non dovese essere pagata dal cliente! 

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