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Visualizzazione dei post da 2012

AUTO:ALTRA INCOMBENZA PER LE IMPRESE

AUTO:ALTRA INCOMBENZA PER LE IMPRESE ma anche per i privati Si parla tanto di sburocratizzare la pachidermica macchina statale, ma in Italia, con tutti i governi, tecnici o politici che siano, proclamano di voler snellire ma nei fatti vivono e si alimentano di burocrazia. Sul bene auto una canea di burocrati si è avventata, e ognuno per la sua parte, ha legiferato non tenendo conto, che altri loro compari legiferavano sullo stesso argomento, per altri nobili fini, creando  caos e aumento di burocrazia, unica linfa vitale che li tiene in vita. Altro che sburocratizzazione! L ’ esosissimo erario sull ’ auto incamera tra accise, bolli, imposte, e iva del 21% miliardi di euro. Ai fini fiscali l ’ auto è il bene più penalizzato. Presunzioni che sono in contrasto con la normativa europea, prevedono l ’ utilizzo promiscuo per il solo fatto di essere un autoveicolo. Le aziende non si possono scaricare tutto il costo ma solo una parte, però le imposte le pagano sull

L’ITALIA DEGLI SPIONI

Carissimi, il grande fratello di orwelliana memoria è tra noi. Tutti gli anni, a partire dal 31 marzo prossimo, Banche, Poste Italiane, intermediari e operatori finanziari, SGR, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio, dovranno comunicare a “SERPICO” (*) le informazioni riguardanti la clientela. Tra le notizie da inviare vi sono, tra l’altro, il valore del saldo iniziale e quello finale, il totale degli accrediti e degli addebiti, gli importi ritenuti rilevanti. In questa piccola nazione, non basta più essere onesto, bisogna subire anche l’onta di essere spiati. Questa norma, da stato di polizia tributaria, è stata inserita nel Decreto Salva Italia  ( art. 11, comma 2, legge 214/2011 ). Il governo, è inconcludente nelle cose serie in quanto incapace di tagliare in misura drastica i costi della casta con i relativi sprechi, massacra gli esodati, è inflessibile con le stupidaggini ma che fanno tanta scena (utilizzo carte di cred

LA RESPONSABILITA’ SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

(*) Aggiornamento in fondo al post al 10.06.2013 Con l’entrata in vigore della normativa sulla “nuova” responsabilità solidale negli appalti è opportuno fare una disamina sulla reale portata di tale altra incombenza. In questi giorni si leggono lettere di aziende committenti che richiedono, ai loro clienti, ai fini della responsabilità solidale negli appalti, addirittura il DURC. Evidentemente coloro i quali fanno questo tipo di richiesta non sanno quali sono le parole sottostanti all’acronimo DURC. Documento Unico di Regolarità Contributiva, che non è altro se non un'attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di  INPS, INAIL e Cassa Edile . Nulla a c he vedere con la responsabilità negli appalti. Allora è opportuno inquadrare cosa prevede la normativa per i vari tipi di contratti per evitare di incorrere in altri errori. La legge de qua, istituisce, la responsabilità solidale solo