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Visualizzazione dei post da 2013

DOMANDE FREQUENTI IN MATERIA ANTIRICICLAGGIO

                         Giungono sempre più di frequente richieste di chiarimenti circa l'uso appropriato delle norme sull’antiriciclaggio per pagamenti superiori a 1.000,00 euro.  Si vuol subito evidenziare che una serie di professionisti (notai, commercialisti, avvocati) o imprese che gestiscono la contabilità fiscale delle aziende (i così detti centri elaborazione dati, professionisti senza un’iscrizione all’ordine professionale) sono obbligati a segnalare oltre l’eventuale operazione sospetta da denunciare al MEF, tutte quelle operazioni che sono avvenute, non tenendo conto della limitazione per pagamenti oltre soglia. Le regole previste in materia sono così riassumibili: il divieto di trasferimento di contanti o di libretti al portatore o di titoli al portatore effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi; l’obbligo di indicare il nome e la ragione sociale del beneficiario, nonché di apporre la clausola di non trasferibilità

LA FOLLIA ITALIANA

Il post di oggi riprende un mio vecchio cavallo di battaglia: E’ ancora possibile lavorare in Italia? Oggi, 16 dicembre 2013, come si può constatare dal prospetto (*) , vi sono 77 adempimenti fiscali da osservare, poco meno di un terzo di tutti gli adempimenti del mese di dicembre, da eseguire in un giorno che, sommati a tutti quelli previsti per il mese in corso, ammontano complessivamente a 225! Per adempimenti s’intendono non solo i pagamenti di tutti i tipi d’imposte che la mente sciagurata dei vari ministri ha stratificato nei decenni ma anche una marea di comunicazioni, invii telematici da eseguire pena sanzioni da strozzinaggio. Nonostante tutte le tirate d’orecchi che pervengono dalla CEE, il nostro “managment”, imperterrito, continua a sfornare idiozie su idiozie. Non c’è, oramai, una nazione al mondo più spiata e tartassata dell’Italia. Vogliono sapere tutto di tutti (alla faccia della privacy. I comuni mortali, invece, sono costretti a evoluzioni tipo me

FINANZIAMENTO SOCI A COOPERATIVA

Le problematiche che attengono alla concessione di un finanziamento da parte dei soci di una società cooperativa sono diverse, a secondo che si tratti dell’aspetto civilistico, fiscale e contabile. Qui si prende in esame il solo caso di versamenti fruttiferi di interessi con obbligo di restituzione da parte della società. CIVILISTICO: I prestiti effettuati dai soci con obbligo di restituzione sono inquadrabili tra le fattispecie cui si rende applicabile la disciplina del contratto di mutuo artt. da 1813 a 1822 c.c.. I versamenti a tale titolo, rappresentano un debito della società verso il socio e, in sede di bilancio, vanno pertanto rappresentati nel passivo dello Stato Patrimoniale (D3 – debiti verso soci per finanziamenti).  Postergazione: L’art. 2467, co. 1, c.c. modificato a seguito della riforma del diritto societario introdotta dal D.Lgs 17 gennaio 2003, n. 6. prevede che “ il rimborso dei finanziamenti dei soci a favore della società è postergato rispet