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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

FINANZIAMENTO SOCI A COOPERATIVA

Le problematiche che attengono alla concessione di un finanziamento da parte dei soci di una società cooperativa sono diverse, a secondo che si tratti dell’aspetto civilistico, fiscale e contabile. Qui si prende in esame il solo caso di versamenti fruttiferi di interessi con obbligo di restituzione da parte della società. CIVILISTICO: I prestiti effettuati dai soci con obbligo di restituzione sono inquadrabili tra le fattispecie cui si rende applicabile la disciplina del contratto di mutuo artt. da 1813 a 1822 c.c.. I versamenti a tale titolo, rappresentano un debito della società verso il socio e, in sede di bilancio, vanno pertanto rappresentati nel passivo dello Stato Patrimoniale (D3 – debiti verso soci per finanziamenti).  Postergazione: L’art. 2467, co. 1, c.c. modificato a seguito della riforma del diritto societario introdotta dal D.Lgs 17 gennaio 2003, n. 6. prevede che “ il rimborso dei finanziamenti dei soci a favore della società è postergato rispet

I CONTI CHE NON TORNANO

Come si vede chiaramente dal grafico, nei primi sette mesi del 2013, l’Italia ha riscosso entrate tributarie per circa 250 miliardi di euro (su una popolazione di 60 ml. abitanti-pro capite 4.166.66 euro: vecchi e neonati compresi). Ha surclassato la Francia di ben 100 miliardi, che si ferma a 170 miliardi di euro (su una popolazione di circa 65 milioni di abitanti - pro capite 2.615,00 euro: vecchi e neonati compresi). La Spagna riscuote  meno di 100 miliardi di euro (su una popolazione di complessiva di poco meno 50 milioni di abitanti - pro capite 1.800,00 euro: vecchi e neonati compresi). L ’Italia, quindi, ha avuto maggiori entrate per 150 miliardi di euro. Per non parlare dei paesi piccoli come Irlanda, Grecia e Portogallo. La Germania ha riscosso 330 miliardi su una popolazione di poco meno 85 milioni di abitanti-pro capite 3.882,00 euro. Infine la Gran Bretagna che ha chiuso i primi sette mesi del 2013 con entrate per circa 300 miliardi di euro su una popolazione

VOUCHER E IL LAVORO OCCASIONALE

È una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni occasionali, definite appunto ‘accessorie', che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario, e tutelare situazioni non regolamentate. Il pagamento avviene attraverso 'buoni lavoro' (voucher). Il valore netto di un voucher da 10 euro nominali, in favore del lavoratore, è di 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si considera il contratto di riferimento. Sono garantite la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL. Attenzione. Si precisa che lo svolgimento di prestazioni di lavoro occasionale accessorio non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito dell'INPS (disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari ecc.), ma è riconosciuto ai fini del diritto alla pen