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Il GOVERNO DEGLI ANNUNCI


IL GOVERNO DEGLI ANNUNCI
sottotitolo: la s.r.l. ad un euro

Il governo Monti sta facendo rivivere, negli italiani che hanno superato la fatidica età degli anta, un famoso spot di Carosello che, negli anni sessanta, pubblicizzava l’amaro Don Bario - dove il frate Cimabue ne faceva una e ne sbagliava due.

Non ho intenzione di fare le pulci a tutto quello che è stato detto e mai tradotto in fatti concreti (leggi).
Vi racconto un episodio reale che v’illuminerà sulla “sobrietà” di questo governo e la difficoltà che ha il professionista che deve applicare ciò che dalla loro mente confusa promana.

L’ANNUNCIO:
In tema di liberalizzazioni enfaticamente fu emanato fine gennaio 2012 un D.L., dove era data la possibilità di “aprire” una srl con capitale sociale minimo di un euro e per la sua costituzione era prevista una semplice scrittura privata (senza, quindi, l’intervento del notaio). Giornalisti, opinionisti, esperti tutti in fila a osannare questo governo tecnico che finalmente sburocratizzava e dava la possibilità ai giovani sotto i 35 anni di iniziare un’attività con solo un euro e senza tante altre formalità.
LA REALTA’:
Subito dopo l’annuncio si passa alla verità. Tutto quanto detto sarà possibile solo dopo 60 giorni dalla data di conversione in legge del decreto. Tradotto dal burocratese, vuol dire che questa nuova forma societaria, spacciata per imminente, avrebbe visto la luce almeno quattro mesi dopo!
LA BUFALA:
Il decreto sulle liberalizzazioni a fine marzo è convertito in legge con una serie di modificazioni.
L’emendamento più rilevante prevede, ora, che l’atto costitutivo deve essere “redatto per atto pubblico in  conformità  al modello standard tipizzato con decreto del Ministro  della  giustizia,  di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze  e  con  il  Ministro dello sviluppo economico.” Tradotto dal burocratese: nella nuova versione per la costituzione di questo tipo di società ora serve il notaio e, per di più, bisogna sempre attendere l’emanazione di un decreto che deve essere partorito dal Ministero bla bla bla.
Questo è uno dei tanti esempi di liberalizzazione. A tutt’oggi, fine giugno, sono passati cinque mesi e la società a un euro non solo non decolla perché il relativo Ministero non trova il tempo di “tipizzare” lo schema del contratto, ma chi vorrà costituire questo tipo di società dovrà necessariamente rivolgersi a un notaio. Alla faccia delle liberalizzazioni.
IL CAOS:
Il governo sobrio dei tecnici è nel pallone. La dimostrazione? E’ presto documentata. 
La legge che prevedeva la costituzione di una srl a un euro di fatto è fallita per la mancanza del decreto di “tipizzazione” dello statuto che doveva essere emanato dal Ministero ecc. ecc.
Nella bozza del D.L. sullo SVILUPPO, l’esecutivo inserisce delle modifiche nella Legge sulle liberalizzazioni e specificatamente prevede ora la soppressione del vincolo anagrafico ai fini della costituzione della srl semplificata, alla quale, dunque, potrà accedere ogni persona fisica indipendentemente dall’età. Insomma caos a caos.
LA CONCLUSIONE:
A ora (intendendo per ora quella temporale ovvero le 17,00 del giorno 18 del mese di giugno dell’anno 2012), perché domani ci potrà essere qualche altro annuncio, che cambierà di nuove le carte in tavola, non vi è la possibilità di costituire una società ad un euro.
Se si prende in considerazione il fatto che il governo è ancora fermo ad una bozza del D.L. sullo sviluppo e che sfruttando tale documento ha inserito modifiche alla costituzione della società agevolata, è facile presumere che trascorreranno se tutto va bene, almeno altri tre - quattro mesi prima della conversione in legge con altre modificazioni.
Francamente non credo che, almeno nell’immediato, possa trovare pratica applicazione quanto statuito.
L’importante è annunciare soprattutto dove le parole sono amplificate.
LA SPERANZA:
Non ci resta che aggrapparci a un solo prossimo evento per continuare a sopravvivere: tra sette mesi sobriamente, così come sono venuti questi insigni professori, insieme al loro nume protettore, ritorneranno chi a insegnare i massimi sistemi ai loro discenti, chi a fare finanza, chi il nonno. L’Italia, nel frattempo disastrata tutta, non ringrazia.
PS
A quanto pare il modello standard di atto costitutivo e di statuto verrà predisposto dal Ministro della Giustizia, su proposta del Consiglio Nazionale del Notariato. Non vi ricorda nulla questa interessata ingerenza?

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